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Ritratto di chiocciola con giornali e bottoni

Partecipa anche tu al Concorso copertine "W la NATURA!". Per lavorare sul tema del concorso, questo mese ti proponiamo di ritrarre una chiocciola insieme ai bambini, alla maniera di Enrico Baj.

di Elena Fascinelli20 dicembre 20144 minuti di lettura
Ritratto di chiocciola con giornali e bottoni | Giunti Scuola

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  • Approfondimenti

    L'opera di Enrico Baj

  • Timida, gentile, padrona del suo tempo: ecco la chiocciola, un animaletto che possiamo osservare insieme ai bambini e poi proporre a ciascuno di ritrarre con semplici materiali di riuso.

    Il punto di partenza per l'osservazione potrebbe essere il personaggio di Chicca la Chiocciola nel poster-calendario di “Scuola dell’infanzia” . Possiamo anche proporre l’immagine di una chiocciola proiettata sulla LIM oppure un’osservazione dal vero dell’animaletto, che non difficilmente i bambini potranno trovare durante una passeggiata, vicino casa, o anche nel cortile della scuola.

    La chiocciola-collage

    Per iniziare, possiamo prendere esempio da Enrico Baj , artista milanese che fece dell’ironia, del gioco e dell’uso di materiali sempre diversi la polpa della sua opera. Possiamo mostrare alcune opere di quest’artista ai bambini, facendo una ricerca nelle immagini di google, scegliendo dal sito della Fondazione Marconi o anche sfogliando uno dei cataloghi . Fino al 7 gennaio, a Crema, sarà inoltre aperta una mostra dedicata all'ultima fase artistica di Baj (morto nel 2003), fase in cui amava particolarmente ispirarsi ai disegni dei bambini e parlare con loro.

    Passiamo dunque alla realizzazione della nostra chiocciola.

    • Con l’aiuto delle famiglie, procuriamoci cordoni, passamaneria, fiocchi, bottoni, fili di lana e pezzi di stoffa etc. (possiamo chiedere anche a ditte di abbigliamento o tappezzieri che abbiano materiali vecchi e inutilizzati);
    • tagliamo dei cartoni in formati diversi, ma non troppo piccoli e chiediamo a tutti i bambini di sceglierne uno;
    • mettiamo a disposizione la passamaneria, le corde di diverso tipo, i bottoni, i tappi, i fili di lana e pezzi di stoffa. Aggiungiamo barattoli di colla vinilica e pennelli e invitiamo i bambini a realizzare il ritratto della chiocciola, usando i materiali che preferiscono;
    • chiediamo a ciascuno di dare un titolo al ritratto;
    • discutiamo insieme sulle opere di tutti, dialoghiamo sui materiali scelti, sulla loro forma, sui colori, sulla possibile storia di queste chioccioline arrivate così numerose in sezione;
    • appendiamo su un cartellone tutti i ritratti.

    Chiocciole di giornale

    Le chioccioline leggono il giornale? Chissà! Di sicuro, con i fogli di vecchi quotidiani possiamo fare loro un bel ritratto. Prima varrà la pena immedesimarsi , però. Ecco come:

    • in uno spazio ampio sistemiamo dei fogli di quotidiano, alcuni piegati, altri stesi a terra, e invitiamo i bambini a giocarci liberamente, mimando i movimenti di una chiocciola (se qualcuno striscia sopra un foglio steso, proponiamo a tutti di farlo e magari costruiamo insieme una strada di fogli su cui muoversi; se qualcuno si sdraia sopra o sotto il foglio, prendendolo come guscio, chiediamo agli altri di imitarlo);
    • prendiamo i fogli di giornale e invitiamo i bambini ad appallottolarli creando palline di diverse dimensioni. Poi fissiamole con lo scotch di carta, diamo a ciascuno un piatto di plastica con un po’ di tempera semidensa e chiediamo di rotolare la pallina nella tempera fino a quando è completamente colorata. Poi lasciamola asciugare;
    • coloriamo a tempera uno scatolone e, una volta asciutto, chiediamo di incollare le palline sparse su tutti i lati;
    • diamo a ciascuno un pezzo di giornale da arrotolare nel senso della lunghezza e da incollare sotto alla pallina per creare il corpo della chiocciola, ma diciamo di non colorare il corpo della chiocciola per creare contrasto con la pallina colorata;
    • rifiniamo lo scatolone con particolare veri o disegnati (fiori, erba, sassi, terra…).

    [adattato da "Manipolare ad arte", allegato a "Scuola dell'infanzia", 1, 2010]