Educare all'interezza
Tra i differenti linguaggi e “intelligenze in gioco”, vi sono anche quelli dell’affettività e delle emozioni, delle relazioni... Facciamo in modo che ogni dimensione del bambino possa crescere in armonia, senza frammentazioni o separazioni. Di Maurizia Butturini
Teniamo sempre presente il significato dell’educazione; averlo chiaro ci permetterà di mantenere la rotta verso le direzioni che ci stanno veramente a cuore. A scuola, in sintonia di intenti con le famiglie, è importante accompagnare i bambini a comprendere il processo della vita e a interagire con sé stessi, con gli altri e con la realtà come costruttori di cultura e di nuovi orizzonti esistenziali; come persone consapevoli delle proprie possibilità e responsabilità personali e sociali, anche di cura e salvaguardia della Terra.
L’esperienza educativa permette di incontrare tanti e diversi linguaggi, di sperimentarli e ampliarli; di avere tempo e modo per indugiare e approfondire l’interazione con le cose, i materiali, le situazioni curiose che fanno parte del vivere, usando il corpo, i sensi, il pensiero; di apprezzare l’arte in tutte le sue espressioni, i libri, la natura, elaborando valori specifici e universali; di condividere il percorso di crescita e apprendimento con i compagni e gli adulti, nel dialogo e nel confronto.
Tra i differenti linguaggi e “intelligenze in gioco”, vi sono anche quelli dell’affettività e delle emozioni, delle relazioni... Nel nostro agire educativo di mediazione, facilitazione e incoraggiamento facciamo in modo che ogni dimensione del bambino possa crescere in armonia, senza frammentazioni o separazioni. Perché ciascuno possa ritrovarsi nella propria interezza, imparando a pensare e a riflettere sul senso di ciò che vive; riconoscendo le connessioni tra conoscenze, esperienze, pensieri; comprendendo le emozioni e i sentimenti propri e degli altri; dando valore al sapere e al sentire.
Editoriale di Scuola dell'infanzia, numero 2 ottobre 2019, vai alla rivista