Amici e fidanzati: bambine e bambini tra i banchi di scuola

Si sa da tempo che già a partire dalla scuola dell’infanzia maschi e femmine tendono a formare gruppi separati, eppure questa delimitazione di appartenenze non elimina il fatto che a volte bambini e bambine si “fidanzino”. Di che cosa si tratta veramente?

di Eleonora Cannoni, Filomena Garippo, Erika De Crescenzo05 ottobre 20154 minuti di lettura
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Genitori, nonni, zie, sentono sempre più spesso i bambini parlare di “ fidanzati ”. Lungi dal meravigliarsi, gli adulti sono ormai entrati in sintonia con questa idea: «Lo sai che Marta (l’amichetta di 6 anni) è fidanzata con Luca?», «Ah sì? E tu ce l’hai il fidanzato?». Ma che cosa significa per due bambini “essere fidanzati” ? E che differenza c’è tra l’essere fidanzati e l’essere amici?

I rapporti amicali

Sin dalla scuola dell’infanzia e sempre più nel corso degli anni successivi, le amicizie costituiscono il perno attorno cui ruota una cospicua parte delle attività infantili. Il legame amicale è caratterizzato da alcune componenti specifiche: prossimità, condivisione, reciprocità e specularità delle scelte, scambi sociali intensi, valenza positiva del conflitto, intimità, sostegno affettivo e stabilità nel tempo (Corsano, 2007).

Gli amici dunque non interagiscono superficialmente come fanno due “conoscenti”, bensì si cercano, condividono interessi, si confidano e si sostengono, e, pur litigando spesso, fanno anche rapidamente pace. Queste caratteristiche sono particolarmente intense nelle cosiddette “ amic

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