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La ricompensa del gatto

Storia della ragazza Haru che ama i gatti e non vuole diventare una principessa. La racconta in un lungometraggio animato Hiroyuki Morita, che, consapevole della versione Disney, rivisita a modo suo l'Alice nel paese delle Meraviglie di Lewis Carroll.

di Redazione GiuntiScuola10 febbraio 20162 minuti di lettura
La ricompensa del gatto | Giunti Scuola

Esce nelle sale italiane solo per due giorni (9 e 10 febbraio) La ricompensa del gatto , un film di animazione di Hiroyuki Morita prodotto dallo studio Ghibli nel 2002.

Considerato uno spin-off del film di Miyazaki I sospiri del mio cuore , il lungometraggio racconta la straordinaria vicenda capitata ad Haru, studentessa di 17 anni amante dei felini e molto meno della scuola. Un giorno la ragazza con un gesto coraggioso impedisce ad un gatto di finire sotto le ruote di un camion (alla guida un uomo impegnato contemporaneamente col volante e con un cellulare). Si scoprirà poi che il gatto salvato è il principe dei gatti e che il padre di lui, re dei gatti, desidera ricompensare Haru facendole sposare l'amato figlio gatto.

Per questo la ragazza verrà prima inseguita da uno stuolo di felini e approderà subito di seguito nel regno dei gatti, dove si preparano le nozze. Ma Haru non vuole sposare il principe, né il principe vorrebbe sposare lei: infatti è segretamente fidanzato con una gatta che Haru ha già incontrato e sfamato qualche tempo prima. Per non rimanere intrappolata la ragazza potrà contare su due nuovi amici, l'elegante gatto Baron e il rude gatto Mura. Le ricorderanno, tra le altre cose, che l’unica maniera per rimanere se stessa, non essere trasformata in un gatto, è crescere un po', confidando nelle proprie specialissime risorse.

Un film di animazione sul percorso di vita e di crescita di una ragazzina che da novella Alice nel Paese delle Meraviglie farà un incredibile viaggio in un modo fantastico.

Manuela Mancioppi

Per saperne di più

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