Il lavoro in team per star bene a scuola

A quali elementi bisogna prestare attenzione per garantire il buon funzionamento di un gruppo di lavoro?

di Dina Guglielmi24 gennaio 20194 minuti di lettura
Il lavoro in team per star bene a scuola | Giunti Scuola
La scuola è uno dei contesti organizzativi nei quali la collegialità rappresenta un elemento determinante, pertanto l'utilizzo dei gruppi di lavoro è alla base del funzionamento della scuola come strumento organizzativo. Tuttavia, i gruppi di lavoro e il loro funzionamento possono essere occasione di benessere e di coinvolgimento nelle attività della scuola ma anche occasione di malessere e demotivazione generale.
Quindi diventa cruciale rispondere alla seguente domanda: a quali elementi bisogna prestare attenzione per g arantire il buon funzionamento di un gruppo di lavoro ? Ne richiamiamo alcuni.

Sostegno reciproco dei membri

Condividere valori, atteggiamenti e credenze e trascorrere insieme il tempo di lavoro ai fini dello svolgimento dei compiti crea i presupposti per la costruzione di legami sociali tra le persone e senso di appartenenza al gruppo stesso e, più in generale, alla scuola. Sulla base delle relazioni e dell'identificazione con il gruppo si crea il clima emotivo del gruppo stesso, clima che influenza l'efficienza del gruppo ma anche il benessere degli insegnanti che ne fanno parte. Uno strumento utile a favorire la creazione di un clima positivo è rappresentato dal supporto sociale tra i membri, sia in termini di supporto strumentale (la messa a disposizione delle competenze di tipo informatico) sia di supporto informativo (rendere disponibili qualsiasi tipo di informazione che aiuti gli altri nello svolgimento dei propri compiti).

Scambio delle informazioni

Al di là degli aspetti supportivi, l'efficacia di un gruppo di lavoro e soprattutto la sua capacità di portare a termine il compito affidato sono influenzate grandemente dalla presenza di una comunicazione adeguata al tipo di compito, al tipo di gruppo e al tipo di contesto (non sono infatti gli stessi elementi da presidiare se si tratta del gruppo che deve organizzare la festa della scuola o il gruppo per la preparazione delle prove comuni). In generale una comunicazione efficace, che preveda l'utilizzo di una rete comunicativa aperta, permette il buon funzionamento del gruppo di lavoro, garantendo il corretto scambio di informazioni con una conseguente riduzione di errori e conflitto.

Coordinamento delle attività

Se i primi due elementi hanno una forte attenzione alle relazioni, il coordinamento, elemento che caratterizza un gruppo di lavoro efficace e con una buona qualità delle relazioni, sposta il focus anche sul compito e sull'obiettivo. Il risultato collettivo è infatti qualcosa di diverso dal contributo individuale in funzione delle interazioni e del coordinamento delle attività ricordando che, nella scuola, non abbiamo un modello di coordinamento di tipo gerarchico, ma più spesso di tipo negoziale se non informale. In questa logica sarà importante la presenza di un obiettivo chiaro e condiviso e la definizione di un metodo di lavoro (analisi delle risorse e dei vincoli, modalità di discussione e di presa di decisione, uso del tempo, strategie di soluzione dei problemi).

I processi da presidiare

Nella pratica, considerando i diversi gruppi di lavoro che operano nella scuola (per esempio, consiglio di classe/interclasse, dipartimenti disciplinari, gruppo operativo che lavora sull'inclusione) si possono richiamare due tipologie di processi da presidiare:

►Attenzione ai contenuti (il COSA)

• Definire un obiettivo chiaro e condiviso (arrivare almeno a una condivisione “sostenibile”).
• In assenza di identificazione dei membri con obiettivo comune, è necessario costruire una prospettiva più ampia sui cui basare il lavoro del gruppo.
• Creare senso di appartenenza e coesione.
• Definire e condividere un metodo di lavoro (non lasciare spazio ad abitudine o improvvisazione) mettendo in comune mezzi e risorse.
• Rendere esplicite regole e ruoli (per il progetto e per il lavoro di gruppo).

► Attenzione alla relazione (il COME)

• Favorire un clima franco e collaborativo.
• Tenere separata la fase di discussione/condivisione delle proposte, da quella di valutazione delle idee (sostituendo le parole “adatto” e “non adatto” alle etichette di giusto e sbagliato).
• Ascoltare gli altri con l'intenzione di integrare il più possibile il proprio punto di vista con quello altrui (e per farlo è necessario ascoltare anche quando non siamo d'accordo).
• Tenere informato il gruppo riguardo alle comunicazioni che provengono dall'esterno (per esempio dal Dirigente Scolastico o dal Comune) e/o relative allo sviluppo dei progetti.
• Riconoscere il contributo dei singoli.

 
 
 
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