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Tre donne e una sfida

Il racconto della "costruzione quotidiana della dignità di tre donne: il loro coraggio le ha rese simboli nei rispettivi paesi e il loro sguardo libero sull’islam ha oltrepassato i confini nazionali arrivando nel cuore di tutti coloro che credono nella potenza del dialogo" (Silvia Costa).

di Redazione GiuntiScuola05 aprile 20121 minuto di lettura
Tre donne e una sfida | Giunti Scuola

Marisa Paolucci, Tre donne e una sfida , Emi, Bologna 2011.

Primo titolo della collana “Lampi di storia” pubblicata dalla casa editrice bolognese Emi, Tre donne e una sfida , come dice il sottotitolo del volume, racconta le vicende di tre figure femminili che hanno agito per una “rivoluzione rosa” all’interno di altrettante città: Teheran, Kabul, Khartoum.

L’autrice, Marisa Paolucci, giornalista ed esperta di fumetto e satira politica del continente africano, illustra e mette in dialogo la storia dell’avvocato Shirin Ebadi, avvocato e premio Nobel per la pace nel 2003, di Fatima Ahmed Ibrahim, prima donna eletta al Parlamento sudanese, infine di Malalai Joya, afgana, già parlamentare impegnata nella denuncia dei criminali di guerra e oggi militante per la fine dell’occupazione straniera nel suo paese.

Tre figure di donne diverse, dal distinto (e riconoscibilissimo) operato. Accomunate però dalla medesima missione: “fare della religione islamica un posto dove essere donne e vivere in democrazia sia una cosa normale”.

Dalla prefazione di Silvia Costa, parlamentare europea

Questo libro racconta la costruzione quotidiana della dignità di tre donne: il loro coraggio le ha rese simboli nei rispettivi paesi e il loro sguardo libero sull’islam ha oltrepassato i confini nazionali arrivando nel cuore di tutti coloro che credono nella potenza del dialogo .

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