Gli ultimi giorni di scuola si possono trascorrere con un passo diverso rispetto al resto dell&rsquo;anno cercando di coinvolgere i bambini in una serie di attivit&agrave; utili a ripensare, concludere e valutare il percorso effettuato. Negli ultimi due anni ho utilizzato la tecnica del Making Thinking Visible &ndash; &ldquo;rendere il pensiero visibile&rdquo; &ndash; che consiste nel chiedere ai bambini di esprimersi il pi&ugrave; sinceramente possibile sull&rsquo;anno trascorso insieme. Si tratta della compilazione di un semplice schema attraverso il quale, con stimoli essenziali, i bambini vengono guidati nell&rsquo;esposizione del loro pensiero. Tra i diversi punti, quelli a mio parere pi&ugrave; rilevanti sono senza dubbio &ldquo;scrivi ci&ograve; che pi&ugrave; ti &egrave; piaciuto&rdquo;, &ldquo;scrivi ci&ograve; che non ti &egrave; piaciuto&rdquo; e la parte relativa alle proposte. Al lavoro di elaborazione individuale segue poi un momento di condivisione, in cui i bambini hanno la possibilit&agrave; di confrontarsi e discutere. Successivamente, tutti insieme, viene analizzata la parte relativa alle proposte e realizzato un cartellone in cui vengono messi in evidenza non solo le cose importanti da sviluppare il prossimo anno scolastico ma anche i desideri e le aspirazioni personali di ognuno che, attraverso la condivisione, diventano bagaglio del gruppo.

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&ldquo;A volte non sai niente nemmeno alla fine, perch&eacute; non sai se quella &egrave; la fine o se &egrave; solo una tappa. Allora vuol dire che hai fatto davvero Buon viaggio, perch&eacute; sei gi&agrave; pronto per cominciarne un altro&rdquo;.
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<h2>Pensando all&rsquo;accoglienza</h2>

<h2>&ldquo;Quanto sono belli i miei lavori!&rdquo;</h2>

<h2>Salutarsi e augurarsi &ldquo;Buon viaggio&rdquo;</h2>

In quinta gli ultimi giorni di scuola sono carichi di emozioni contrastanti: da un lato la gioia di essere giunti al termine della scuola primaria e poter cos&igrave; intraprendere le tappe successive del proprio percorso di studi; dall&rsquo;altro il legame tra compagni e con gli insegnanti induce a momenti di commozione e nostalgia.

Per stemperare le ansie legate sia al passaggio di scuola che al &ldquo;lasciare&rdquo; ci&ograve; che ben si conosce mi piace proporre la lettura dell&rsquo;albo magistralmente illustrato da Gianni De Conno e scritto da Beatrice Masini Il buon viaggio, edito da Carthusia.

&Egrave; bello &ndash; l&rsquo;ultimo giorno di quinta &ndash; salutarsi con le frasi conclusive del testo:

Negli ultimi giorni di scuola si inizia anche a pensare a quando a settembre ci si ritrover&agrave;. Un po&rsquo; di tempo viene quindi dedicato alla realizzazione delle decorazioni dell&rsquo;aula per i primi giorni di scuola. Questa attivit&agrave; &egrave; ancor pi&ugrave; importante in quinta, quando invito i bambini &ldquo;grandi&rdquo; a elaborare una serie di alfabetieri, cartelloni murali, segnalibri e piccoli doni che verranno utilizzati per l&rsquo;accoglienza dei bambini della futura classe prima. Qualche anno fa i miei alunni hanno realizzato, oltre a un bellissimo alfabetiere in stile Munari, anche una serie di libretti illustrati con storie inventate da loro, molto semplici e in tante lingue. Accogliere i &ldquo;piccoli&rdquo; neoarrivati alla primaria con materiali realizzati dagli ex alunni &egrave; un bel modo per valorizzare il lavoro di costruzione dei saperi.

<h2>Buoni propositi per il futuro</h2>

La fine dell&rsquo;anno scolastico impone inevitabilmente l&rsquo;analisi di ci&ograve; che &egrave; stato fatto e di ci&ograve; che &egrave; stato tralasciato. Un bilancio oggettivo e necessario, per capire non solo i punti di forza e quelli di debolezza del nostro operato ma soprattutto per non cadere in futuro negli stessi errori.

Parallelamente all&rsquo;analisi del percorso c&rsquo;&egrave; anche un&rsquo;attivit&agrave; di documentazione. Si parte dagli elaborati di arte: i disegni raccolti durante l&rsquo;anno in una cartellina vengono in un primo momento suddivisi per argomento e successivamente &ndash; insieme &ndash; si decide come valorizzarli prima di portarli a casa e mostrarli ai genitori. Analogamente avviene con la raccolta dei quaderni, in particolare quelli di italiano e matematica, che vengono rilegati con carta decorata dagli stessi bambini. Tengo molto a questa attivit&agrave; perch&eacute; ritengo che abituare i bambini alla &ldquo;cura&rdquo; e alla valorizzazione di ci&ograve; che si &egrave; prodotto e realizzato sia uno dei punti importanti dell&rsquo;insegnamento. Anche i cartelloni che decorano l&rsquo;aula, essendo parte integrante del percorso del gruppo, vengono divisi tra gli alunni e conservati.

Fine anno: tempo di bilanci e saluti