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È carnevale. Filastrocche un po’ per burla e un po’ sul serio

Per Carnevale... un video e due bellissime filastrocche di Gianni Rodari, serie e divertenti, leggere e pensose, come sa fare lui. 

di Redazione GiuntiScuola04 febbraio 20161 minuto di lettura
 È carnevale. Filastrocche un po’ per burla e un po’ sul serio | Giunti Scuola

Emanuele Luzzati per Gianni Rodari. Fonte immagine .


  • Per far conoscere a tutti i bambini le maschere della tradizione italiana

Il vestito di Arlecchino

Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
“Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro bolletta!”.

Fonte

  • Per invitarli a vedere “la faccia vera di certa gente” al di là delle maschere

Scherzi di Carnevale

Carnevale,
ogni scherzo vale.
Mi metterò una maschera
da Pantalone,
dirò che ogni mio starnuto
vale un milione.
mi metterò una maschera
da pagliaccio,
per far credere a tutti
che il Sole è di ghiaccio.
Mi metterò una maschera
da imperatore,
avrò un impero
per un paio d'ore:
per voler mio dovranno
levarsi la maschera
quelli che la portano
ogni giorno dell'anno...
E sarà il carnevale
più divertente
veder la faccia vera
di certa gente.

Fonte

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