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Immagini da un esodo

Aperta a Modena fino all'8 gennaio 2017 una mostra fotografica che propone i lavori di sette fotografi italiani chiamati a documentare le condizioni di vita in nove destinazioni differenti sparse tra isole e continente greco. Il titolo della mostra, Lying in Between, nasce da un’osservazione comune a tutti: lo stato di "giacenza" in cui si trovano i profughi, costretti a sostare nei campi per periodi illimitati a causa della mancanza di chiarezza da parte delle istituzioni deputate a regolare il loro accesso in Europa.

di Redazione GiuntiScuola17 settembre 20162 minuti di lettura
Immagini da un esodo | Giunti Scuola

La Fondazione Fotografia Modena ha avviato qualche tempo fa un progetto di documentazione fotografica sulle condizioni di vita di migranti ed esiliati in terre che, mete turistiche per eccellenza, sono anche concreta testimonianza del divario fra l'occidente, asserragliato nelle difesa delle proprie certezze, e il mediorente, lacerato da guerre civili e di religione.

Hanno partecipato al progetto Antonio Biasiucci, inviato a Chios, Antonio Fortugno, a Kos, Angelo Iannone, a Samos, Filippo Luini e Francesco Mammarella, a Aghatonisi, Kalimnos, Pserimos e Simi, Simone Mizzotti, a Idomeni, e Francesco Radino, a Lesbos. Dal 15 settembre gli scatti dei sette fotografi sono in mostra a Modena, al Foro Boario (via Bono da Nonantola, 2) insieme con un’installazione video a tre canali incentrata sulla situazione attuale delle isole greche (Andrea Cossu, Daniele Ferrero, Mara Mariani e il direttore Filippo Maggia hanno compiuto un viaggio attraverso quei luoghi, dando voce a abitanti, volontari, migranti e raccontando la Grecia contemporanea in tutte le sue sfumature).

Fotografi e videomaker, come si legge nel comunicato stampa, hanno operato in parallelo, incrociando gli itinerari e alimentando reciprocamente il lavoro. E proprio da questo scambio è nata l’idea del titolo della mostra , Lying in Between :

"un’osservazione comune a tutti è stata, infatti, il prendere atto dello stato di ' giacenza' in cui si trovano i profughi, costretti a sostare nei campi per periodi illimitati, in un’attesa logorante. Oltretutto, il doppio significato del verbo to lie , che oltre al concetto di giacenza ha in sé quello di menzogna, sottolinea volutamente l’ambiguità di questa condizione, frutto della mancanza di chiarezza da parte delle istituzioni deputate a regolare l’accesso dei profughi in Europa".

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