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La lingua dei docenti

Tutti i docenti di classe, mentre insegnano le loro specifiche discipline, comunicano in lingua italiana e forniscono occasioni, consapevoli o inconsapevoli, per lo sviluppo delle competenze linguistiche degli alunni. I diversi linguaggi settoriali concorrono così allo sviluppo delle competenze linguistiche.  

di Maria Frigo02 marzo 20125 minuti di lettura
La lingua dei docenti | Giunti Scuola

Questa volta non entriamo nella prima A, la classe di Yukang (il nostro alunno di origine cinese inserito da inizio anno). Lo accompagniamo invece a casa e assistiamo a conversazioni in famiglia.

Com’è ovvio – e anche giusto – Yukang in casa parla cinese con i genitori e il fratello, ma a volte include parole e frasi in italiano. Spesso racconta dei compagni, dei professori, di ciò che sta vivendo e imparando; racconta, insomma, le esperienze quotidiane e la vita scolastica. Oggi è felice: sta spiegando che questa mattina nel campo sportivo c’è stata la gara di atletica tra i ragazzi delle prime. Lui ha realizzato un buon punteggio nelle prove di salto e, quando la professoressa ha letto la classifica , i suoi compagni gli hanno fatto un grande applauso e gridato Bravo! perché è arrivato tra i finalisti. La mamma sorride per i successi del suo giovane campione. Più tardi Yukang mostra al fratello un lavoro che ha realizzato durante le ore di Arte: si tratta del graffito di un drago. Nel pomeriggio Yukang chiede alla mamma i soldi per comprare i fogli a quadretti che gli servono domani per la verifica di matematica.

Classifica, punteggio, graffito, verifica , le parole in italiano che Yukang ha usato nel nostro racconto per comunicare in famiglia e identificare momenti e oggetti, non fanno nemmeno parte del lessico che gli è stato “ufficialmente” presentato dal docente durante le ore di italianoL2; Yukang ha appreso questi termini dentro la sua esperienza di studente nella scuola italiana, in un apprendimento linguistico che è avvenuto in modo quasi spontaneo, naturale, in una situazione di lingua vissuta; è la differenza fondamentale tra apprendere la lingua come LS (lingua straniera) e apprenderla invece come L2 (lingua seconda) . Certamente a Yukang per imparare non basta l’immersione nel bagno linguistico, cioè il fatto di essere esposto direttamente alla lingua parlata dai compagni e insegnanti. Sono indispensabili i momenti e i materiali specifici del laboratorio L2, ma anche mentre sta lavorando sui contenuti di studio, il ragazzo sta sviluppando le sue competenze linguistiche.

È proprio vero che frequentare la scuola è il modo migliore per imparare una lingua! Tutti i docenti, di tutte le discipline, possono fornire occasioni di sviluppo linguistico nella L2. I docenti di materie come Arte, Musica, Educazione motoria, mentre lavorano con obiettivi e contenuti delle loro discipline, possono realizzare quella condizione di trasparenza nella comunicazione verbale che, riprendendo Renzo Zuccherini, può essere sintetizzata nel motto fare ciò che si dice , dire ciò che si fa . La comprensione della lingua espressa verbalmente dall’insegnante è più facilmente sostenuta da ciò che l’alunno può vedere, sentire e vivere. Ma anche i docenti delle materie a maggiore contenuto verbale possono provare a rendere più consapevole e esplicito questa sorta di apprendimento indotto ; lo possono fare in primo luogo se diventano coscienti di quale e quanta lingua serve per la loro disciplina. Per questo motivo, in alcune scuole i docenti di classe hanno costruito glossari e mappe del lessico disciplinare, cioè elenchi delle strutture e funzioni linguistiche, dei nomi, verbi e aggettivi che servono per comprendere specifici argomenti di studio. Un esempio, riferito alla Geografia, nel box seguente.

È possibile scaricare un esempio di mappa del lessico disciplinare, riferito alla Geografia, nel materiale pubblicato dall’IPRASE di Trento .

Scuola secondaria di primo gradoItaliano L2

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