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Migranti di carta

Quattro romanzi per una collana. Il racconto sull’immigrazione si arricchisce così di nuove voci e storie.  

di Lorenzo Luatti24 aprile 20124 minuti di lettura
Migranti di carta | Giunti Scuola

Einaudi ragazzi ha inaugurato nel 2011 “ Carta bianca ” una collana di romanzi over 12 scritti da autori italiani, a cui, da qui il titolo stesso della collana, è lasciata completa libertà nella scelta dei temi e dello stile. E mi pare significativo che metà dei titoli a oggi usciti, 4 su 8, affrontano tematiche legate alla realtà migratoria .

Nel romanzo di Michela Turra, Il mondo nel palazzo (47 pp.) facciamo conoscenza con Denise, Silvia, Aymen e Ostap, adolescenti che abitano nel caseggiato popolare di una grande città italiana. Nati in Turchia, Italia, Marocco, Ucraina, i ragazzi hanno per vicini Xin, giovane cinese silenzioso e operoso, Tair, maturo albanese che campa raccogliendo rame e altri stranieri residenti nel palazzo.
Tra flirt, conflitti ed episodi di razzismo, un mosaico esistenziale dei giorni nostri prende corpo nei luoghi urbani dell’oggi: dal chiuso dei singoli appartamenti al parco condominale, i personaggi vivono un incontro/scontro che si fa scambio di conoscenze, amicizia, solidarietà . Un luogo piccolo ma grande abbastanza per accogliere il mondo.

L’ombra del drago (213 pp.) di Pina Varriale è una favola, audace e amara ma dal finale rassicurante, ambientata in una Napoli dominata da camorra italiana e mafia cinese . Ne è protagonista un ragazzino di 14 anni, Shing, catapultato dalla Cina ai vicoli di Napoli dove dovrà imparare a vivere contando solo su se stesso e sull’amicizia dell’italiano Paolo. Shing combatte con la fame, gli stenti, il lavoro massacrante, il mercato delle adozioni e soprattutto con i propri dolorosi ricordi.

Due ragazzi di tredici anni , Emi e Yù , sono i protagonisti di Quaranta gradi (155 pp.), romanzo “giallo” di Alessandro Gatti. Durante una torrida estate i due giovani si rifugiano in un luogo segreto tra i tetti da cui osservano scrupolosamente il mondo degli adulti. Diventa il loro gioco che però ben presto si trasforma in un’avventura rischiosa . L’entrata in scena di Lisa scompiglia le loro vite. Ed è solo l’inizio. Tutto sta per cambiare. Nel momento in cui Emi, Yú e la loro nuova amica assistono a un crimine . L’autore è abile a non dirci nulla di Yù, anche se dal nome e dal cognome (Boghnam) e soprattutto dall’immagine di copertina (si vede un ragazzino dalla pelle scura), ne supponiamo l’origine straniera. Ma non è poi così importante, del resto neppure Emi si pone la questione, è un amico e basta.

Nei boschi dell’Appennino umbro si svolgono le vicende narrate da Mario Pasqualotto ne L’estate delle falene (183 pp.). Marco, Giulia e il fratellino Tommaso amano trascorrere insieme i lunghi giorni estivi, spostandosi da una parte all’altra con le loro inseparabili bici. Un giorno incontrano un taciturno ragazzo cinese, Ken Hu, che vive nelle case gialle ai margini del bosco. I tre ragazzi restano affascinati dal piccolo Ken, sia per il suo coraggio, sia per una certa aurea magica e misteriosa che lo circonda . E diventano subito amici. Ken confessa il suo disagio a vivere in questo nuovo Paese ma la sua fervida immaginazione gli è di grande aiuto. Le sue storie favolose, le leggende e le cerimonie cinesi ammaliano e coinvolgono gli altri ragazzi. Ken insegna ai ragazzi a vedere le cose in modo diverso e a superare le paure. Un libro molto riuscito che cattura il lettore.

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