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Sulle orme degli animali

Le fiabe del mondo sono piene di animali. Per vivere le loro avventure basta seguire (e imitare) le loro orme.

di Redazione GiuntiScuola23 aprile 20154 minuti di lettura
Sulle orme degli animali | Giunti Scuola

Gli animali delle fiabe vivono avventure, combinano guai ma appaiono incredibilmente pieni di saggezza. Per questo vale la pena seguire le loro orme.
Ecco qualche suggerimento di attività per i bambini tra i 3 e i 6 anni elaborati per noi da
Mara Famularo .

I personaggi

Gli animali direttamente coinvolti sono:

Le orme colorate

Dopo aver raccontato una o più fiabe, ogni bambino può trasformarsi in animale. Identifica il suo preferito e prova a imitarne il verso e il modo di camminare . Può quindi indossare gli speciali timbri “da piedi” che gli consentiranno di lasciare delle impronte molto speciali. Servono:

  • un grande tappeto di carta (ricavato unendo con nastro adesivo almeno 4 fogli di carta da pacco bianchi);
  • colori a tempera poco diluiti, disposti in piatti di plastica (su una spugnetta impregnata che faccia da tampone);
  • disegni di orme animali;
  • un foglio di gomma crepla (o in alternativa una spugnetta sottile) da cui ritagliare le orme con forbici da cucina;
  • rettangoli di plastica trasparente (grandi più o meno come il piede di un bambino) su cui spillare le orme;
  • calzini vecchi (un paio a bambino);
  • nastro biadesivo.

Con l’aiuto di un adulto, i bambini attaccano i timbri alla pianta dei piedi con il nastro biadesivo. In mancanza di calzini vecchi da “sacrificare”, i piedi vanno avvolti nella pellicola trasparente da cucina per isolarli e renderli impermeabili. I bambini possono quindi intingere i timbri nei piatti colorati e passeggiare o saltellare o correre sul tappeto di carta. Il bianco si riempirà presto di forme e colori. L’effetto potrebbe essere simile a un Pollock.

Oggetti magici

Mostrare un oggetto di cui si parla in una fiaba la rende magicamente reale. Prima di raccontare le storie, si può chiedere ai bambini di pescare un oggetto e capire da dove viene o a cosa servirà . Ancora meglio se l’oggetto è “personalizzato” con l’impronta dell’animale in questione. Ecco qualche suggerimento:

  • un giornale stropicciato per il cane;
  • una tazza sbreccata per il gatto;
  • un sacco per la volpe (può diventare il contenitore di tutti gli altri oggetti);
  • una retina piena di conchiglie per la rana;
  • una corona dorata per il leone;
  • un ramo d’albero per il lupo;
  • una sciarpa scintillante per il cavallo.

Palcoscenico di carta

Prima di coprirsi di timbri, la carta bianca può avere almeno altri due usi. In primo luogo, delimita lo spazio in cui si raccontano le storie e in cui ci si può mettere comodi e magari restare senza scarpe. In secondo luogo, può diventare un ottimo palcoscenico dove i bambini possono partecipare al racconto animato.

  • Primo esempio: nella fiaba cinese La rana e la tartaruga di mare si parla di una rana che trova il coraggio di uscire dal suo pozzo. Basta tracciare un cerchio sulla carta, e il pozzo è fatto. I bambini si divertiranno a stringersi tutti dentro al cerchio e ancora di più a saltellare fuori gracidando.
  • Secondo esempio: nella fiaba berbera La nonna e il gatto , il gatto è costretto a fare un viaggio lunghissimo: saltella su un prato, conversa con una fontana, chiede un favore a un gruppo di danzatrici… Basta disegnare sul tappeto di carta le varie tappe del viaggio e invitare i bambini a spostarsi da una parte all’altra con il gatto, correndo o danzando a seconda di come la storia dice di fare.

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