Strane famiglie
Due libri per giocare al "che cosa è strano?".
È importante andare alla Fiera di Bologna del libro per ragazzi, perché si scopre sempre qualcosa di interessante. Io mi sono preparato prima della visita, cercando di leggere tutte le recensioni sulle novità librarie che i quotidiani pubblicano, perché è importante sapere che cosa cercare, è più facile vedere ciò di cui si ha già qualche conoscenza. Tuttavia non tralascio certo l’occasione di fare delle scoperte personali.
Il primo libro che vorrei segnalare è proprio una di queste sorprese che ho scoperto casualmente perché questo piccolo editore coabitava nello stand di un editore conosciuto per la produzione interculturale. Il libro che voglio consigliare è:
Il grande grosso libro delle famiglie
scritto da Mary Hoffaman e pubblicato da Lo Stampatello
. Fin dalla prima pagina
infrange uno stereotipo
, quello della famiglia formata da un papà, una mamma, un figlio, una figlia, un cane e un gatto e presenta tante famiglie che vivono in modi diversi, chiedendo al lettore se ce n’è una che assomiglia alla propria famiglia:
Molti bambini vivono solo col papà o solo con la mamma. Alcuni vivono col nonno e la nonna. Altri bambini hanno due mamme o due papà. E alcuni sono adottati o in affido.
Le tipologie sono presentate su una doppia pagina e ognuna è rappresentata dalle belle illustrazioni di Ros Asquith. Proprio queste figure semplici ma efficaci permettono di affrontare il tema della famiglia anche con bambini della scuola dell’infanzia e anche con bambini che non conoscono perfettamente la lingua e che però devono sentirsi accolti a scuola insieme alla loro famiglia: Chi c’è nella tua famiglia? C’è gente che ha un sacco di fratelli e sorelle… e zii e zie… e cugini… e nonni e nonne. E anche bisnonni e bisnonne. Ma…
Ecco che scatta il punto di vista diverso : Ma c’è gente che ha una famiglia piccolissima . Per esempio una famiglia di sole due persone. E a fianco l’illustratrice ha messo una bambina che sta disegnando la sua famiglia: lei e il suo papà. Alcune famiglie piccole vivono in case grandi. E alcune famiglie grandi vivono in piccoli appartamenti. E certi non hanno nemmeno una casa. Tre sole frasi che permettono a tutti di riconoscersi e identificarsi, di sapere che magari mi trovo a vivere in una situazione diversa dal mio compagno di banco, ma non strana e impossibile!
Infatti l’illustratrice a fianco di casette e condomini ha disegnato roulotte, tende e carrozzoni. Quando Jens era appena arrivato dal Ghana abitava in un grande condomino pieno di monolocali e ricordo mi raccontava che il papà dormiva per terra perché sul letto c’era posto solo per lui e la mamma!
Tuttavia qualunque sia la casa è facile che ci sia un vicino di casa. Ed ecco che ho trovato un libro che già dal titolo si affianca molto bene al precedente
Il mio vicino è un cane
. Il protagonista abita in un palazzo molto tranquillo fino a quando non arriva il camion dei traslochi e scopre che il nuovo vicino era un cane. E afferma:
Ai miei genitori è sembrato subito un po’ strano a un cane come vicino. A me invece è proprio piaciuto.
Come se non bastasse in seguito arrivano altri strani vicini: due elefanti (saranno fratelli, cugini, fidanzati?) e perfino un coccodrillo, ma tutti molto simpatici tanto che il protagonista si vede costretto a dire ai vicini: Non vi sembra strano che i miei genitori vi trovino strani? E loro hanno risposto: – Sono i tuoi genitori ad essere strani!
A confermare il giudizio dei vicini, la nostra protagonista scopre che i suoi genitori così normali si sono dimenticati di dirle che cambiavano casa, ma lei non si dispera e già pensa che da grande si trasferirà di nuovo nel palazzo con gli strani vicini: Sono certa che loro non mi troveranno per niente strana!
Con questi due libri possiamo giocare al gioco del "che cosa è strano?" , in modo piacevole e stimolante sia nelle classi della primaria sia nella scuola dell'infanzia.
