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Da Gorè all'isola d'Elba

La nostra guerra di liberazione nazionale ha un valore interculturale.

di Arturo Ghinelli10 aprile 20123 minuti di lettura
Da Gorè all'isola d'Elba | Giunti Scuola

Anche la nostra guerra di liberazione nazionale può essere studiata da un punto di vista interculturale . Infatti, c’è un aspetto poco conosciuto di questa guerra che oggi può risultare molto interessante per una classe multiculturale come quelle che noi ci troviamo davanti. Oltre ad americani, inglesi e francesi, hanno combattuto soldati di diverse culture per liberare l'Italia dall'occupazione nazista.

Ho imparato che solo nella mia provincia (Modena), che faceva parte della Linea Gotica, sono certi i contributi dei soldati brasiliani nella battaglia di Montese, e i testimoni viventi di Fanano vi diranno che i soldati che occuparono il Paese erano polacchi.

Del resto, Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera, poco tempo fa ricordava la presenza di un nero tra i "mille" di Garibaldi . Con queste suggestioni sono andato alla ricerca di episodi che in forma narrativa possano far partecipi i nostri studenti delle presenze multiculturali nella guerra terminata il 25 aprile 1945.

Sono stato fortunato perché un’autrice, Francesca Caminoli , che già nel 2006 aveva pubblicato un romanzo di carattere interculturale La neve di Hamed , da cui sono stati tratti diversi spettacoli teatrali,scolastici e non, ha pubblicato nell’autunno scorso La guerra di Boubacar per Jaca Book.

Il 17 giugno del 1944 l’Isola d’Elba fu liberata da uno sbarco alleato sotto il comando francese. I primi a sbarcare sulla spiaggia di Marina di Campo furono i tirailleurs senegalesi . La spiaggia era minata e moltissimi soldati reclutati nella colonia francese morirono. Partendo da questo fatto storico, l’autrice costruisce un romanzo in cui si intrecciano le vite di tre protagonisti. Boubacar il nonno , strappato dal suo villaggio, addestrato a Dakar e a Casablanca, imbarcato su una nave insieme a tanti compagni di sventura, testimone di quello che dagli storici fu considerato uno degli sbarchi più sanguinosi del Mediterraneo nella seconda guerra mondiale. Boubacar il nipote , che come il nonno rischia la vita in mare non per liberare l’Italia, ma per trovare un lavoro e anche per conoscere la spiaggia di cui il nonno gli aveva parlato.
Gustavine , ragazza francese precaria come tanti suoi coetanei, che, in un momento di incertezze, decide anche lei di andare a conoscere la spiaggia di cui le raccontava il suo nonno, il sergente Flaubert, superiore di nonno Boubacar. Il romanzo sembra un libro a piste perché ogni capitolo segue la storia di uno solo dei tre protagonisti : il nonno, il nipote e Gustavine Flaubert.

Inoltre il libro in appendice riporta una ampia bibliografia di testi storiografici in francese e in italiano e una sitografia altrettanto ricca, per cui le colleghe di storia e di lingua francese della scuola secondaria di primo grado possono trovare le indicazioni per approfondire l’argomento e per far fare delle ricerche agli studenti stessi, se – come penso – la lettura in classe del romanzo avrà risvegliato in loro la curiosità di saperne di più.

Francesca Caminoli, La guerra di Boubacar , Jaca Book, Milano 2011.

Per saperne di più

  • F. Carloni, Il corpo di spedizione francese in Italia 1943-1944 , Mursia, Milano 2006.
  • www.resistenzaitaliana.it
  • www.tuttostoria.net
  • Florida Sadki, Dans le tranchées, l’Afrique, l’aventure ambigue , 2004.
  • Ousmane Sembene, Camp de Thiaroye , 1988.
  • Eric Deroo, L’histoire oubliées. Soldats Noirs , 1985.

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