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Il Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola” 2014/2020

Mettiamo a disposizione dei nostri lettori il testo della circolare e della presentazione del progetto PON 2014/2020 “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento". Annamaria Leuzzi, dirigente Miur - Autorità di gestione PON/POR, ci spiega meglio di che cosa si tratta.

di Redazione GiuntiScuola16 aprile 20156 minuti di lettura
Il Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola” 2014/2020 | Giunti Scuola

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Il PON “ Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento ” è uno strumento importante per sostenere le politiche italiane in materia di Istruzione, a partire dal Piano “La Buona Scuola” voluto dal Governo per riformare la scuola italiana con il contributo della collettività. Approvato dall’Unione Europea a metà dicembre 2014, potrà essere concretamente attivato sin dai primi mesi del 2015 . Il Programma interessa il settennio 2014-2020 ed è destinato a finanziare sia interventi di natura materiale, tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sia azioni immateriali, tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE).

Il PON “Per la scuola” ha una duplice finalità: da un lato perseguire l’equità e la coesione , favorendo la riduzione dei divari territoriali, il rafforzamento delle scuole contraddistinte da maggiori ritardi e il sostegno degli studenti caratterizzati da maggiori difficoltà; dall’altro, promuovere le eccellenze per garantire a tutti l’opportunità di accedere agli studi, assicurando a ciascuno la possibilità del successo formativo e la valorizzazione dei meriti personali, indipendentemente dal contesto socio-economico di provenienza.

Qualità degli apprendimenti e Inclusività della formazione rappresentano i due assi portanti della strategia di intervento del nuovo Programma, orientata a sostenere l’innovazione mediante:

  • l’ampliamento degli orari di apertura e delle tipologie di attività offerte dalle scuole;
  • una scuola “aperta” concepita come civic center destinata non solo agli studenti, ma anche alla cittadinanza, polo di aggregazione delle comunità locali dove promuovere azioni di prevenzione del disagio giovanile e di contrasto alla dispersione scolastica;
  • l’ accesso scolastico precoce attraverso il potenziamento della scuola dell’infanzia, l’incremento del tempo scuola e l’ampliamento delle offerte per tutta la fascia dei piccoli;
  • l’ organizzazione di spazi didattici tecnologici rispondenti a nuovi standard qualitativi e architettonici in un’ottica di smart school;
  • lo sviluppo di un’edilizia scolastica innovativa , comprensiva di moderne dotazioni tecnologiche in grado di rispondere in maniera diretta alle esigenze dettate dalla “società dell’informazione”;
  • una particolare attenzione alle aree scolastiche più compromesse e a maggiore rischio di evasione dall’obbligo;
  • l’organizzazione di percorsi specifici per l’integrazione degli studenti con svantaggi e/o deficit socio-culturali e linguistici;
  • l’orientamento degli studenti finalizzato a favorire i l massimo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini , neutralizzare gli effetti delle disuguaglianze sociali e valorizzare il merito individuale indipendentemente dalla situazione sociale di partenza;
  • la promozione di processi di internazionalizzazione della scuola , puntando al potenziamento linguistico e alla partecipazione a programmi europei;
  • lo sviluppo di un sistema di istruzione degli adulti in grado di presidiare i processi formativi lungo tutto l’arco della vita;
  • il rilancio dell’istruzione tecnico e professionale , attraverso una ripianificazione di interventi prioritariamente tesi a rafforzare il legame tra formazione e mercato occupazionale;
  • un’adeguata valorizzazione del personale scolastico , in particolare dei docenti, con nuove prospettive di carriera e di adeguata formazione e aggiornamento delle competenze;
  • l’avvio di un appropriato sistema nazionale di valutazione , che consenta di definire obiettivi misurabili della performance e di verificarne il conseguimento, in un’ottica di trasparenza e di rendicontazione sociale, nonché di benchmarking internazionale.

Il PON “Per La Scuola” è destinato al potenziamento e al miglioramento, strutturale e qualitativo, delle scuole di ogni ordine e grado presenti su tutto il territorio nazionale (tre categorie di regioni), con un diverso grado di intensità sulla base delle risorse disponibili e in funzione dei fabbisogni locali legati al contesto scolastico e socio-economico di riferimento.

Per la Programmazione 2014-2020, è disponibile un budget complessivo di poco più di 3 miliardi di euro, di cui circa 2,2 miliardi stanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e 800 milioni dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il budget totale è così suddiviso per le tre categorie di regioni :

  • Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) € 2.100.000.000
  • Regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) € 193.000.000
  • Regioni più sviluppate (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Val d’Aosta e Veneto) € 714.000.000

Rispetto al precedente periodo di programmazione 2007-2013 le novità più significative sono individuabili nel:

  • coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado presenti su tutto il territorio nazionale, a differenza del precedente periodo che coinvolgeva solo 4 Regioni (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);
  • conseguente aumento della dotazione finanziaria del Programma (3 mld di euro contro i poco meno dei 2 mld di euro del periodo 2007-2013);
  • inclusione delle scuole dell’infanzia tra i beneficiari del PON ;
  • azioni di potenziamento delle competenze chiave sia di base che trasversali , con attenzione specifica a quelle volte alla diffusione della cultura imprenditoriale e alla connessione con il mercato del lavoro.

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