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Socrate e il computer: sono davvero incompatibili?

La discussione sulla trasformazione in atto nella scuola si accende ogni volta che qualcuno parla di innovazione. Così, periodicamente, si riaccende il dibattito sull’importanza di insegnare il corsivo, di imparare a memoria, dell’influenza del latino sull’italiano, della scrittura manuale minacciata dall’uso del computer. Ma le scienze cognitive, che idea hanno di questa trasformazione? In questi anni è davvero cambiato il modo di apprendere? E la scuola ne ha tenuto conto? Il parere di Giacomo Stella.

di Giacomo Stella02 novembre 20166 minuti di lettura
Socrate e il computer: sono davvero incompatibili? | Giunti Scuola

Molti assegnano alla scuola un ruolo di difesa e di conservazione delle radici culturali del nostro paese. Nel frattempo, se si guarda le esigenze delle famiglie (forse sarebbe più corretto dire la domanda della società) ci si accorge che c’è sempre meno richiesta di latino e sempre più richiesta di inglese o di informatica.

Nei licei fioriscono le varianti per evitare il latino (liceo sportivo, tecnologico, musicale, ecc.) perché le scuole, dovendo cercarsi gli iscritti, devono tener c